I segreti per studiare in poco tempo

La fretta non è mai una buona consigliera. Ce lo insegnano i nostri avi ed è quasi sempre vero. “Quasi sempre”, però, perché a volte si deve fare i conti con la vita e, quindi, a volte, in una scala di valori, è più importante darsi da fare per arrivare all’obiettivo. Se vi trovate in questa situazione per quanto concerne la vostra formazione, vi potrà essere utile conoscere i segreti per studiare in poco tempo. Ci sono delle tecniche di aprrendimento veloce, infatti, che consentono di saltare alcuni passaggi senza perdere qualità ed inoltre ci sono stati passi in avanti notevoli circa l’apporto della tecnologia allo studio. Saperne di più su questa situazione significa avere il quadro di un sistema che poi avrete tutto il tempo di allargare ed approfondire con ulteriori letture sul web o, meglio, nei nostri canali social ufficiali. Curiosi? Buona lettura.

Possono essere molteplici le ragioni per cui voi adesso volete scoprire i segreti per studiare in poco tempo. Non è questa la sede in cui discuterle, saranno di certo valide. La buona notizia, invece, è che potete correre senza perdere qualità. Basta sapere come farlo.

I consigli per aumentare la concentrazione

Ora che avete tre strade che vi portano nel mondo dei segreti per studiare in poco tempo, è arrivato il momento di conoscere qualcuno tra i consigli per aumentare la concentrazione.

La prima cosa da da fare è evitare le distrazioni. Per cui mettete via smartphone e tablet, forieri non solo di chiamate non utili ma anche di accessi a chat e social network, e gestite il vostro computer chiudendo tutte le finestre che potrebbero portarvi altrove con la testa.

Poi dovete avere dei tempi precisi di studio divisi in sessioni orarie e pause distinte. Un po’ questa dritta muove i passi dalla teoria del pomodoro inventata negli anni settanta da Cirillo ma non c’è bisogno di avere un timer da cucina vicino e i momenti di apprendimento dovrebbero essere maggiori dei venti minuti che quel metodo suggerisce.

Infine, nell’ottica dei tempi di break che avete stabilito al passaggio precedente, c’è anche da capire come gestire il tempo libero. E’ importante che non stiate sui libri anche nelle pause ma è altrettanto importante che non vi allontaniate troppo. Uscire di casa, quindi, potrebbe essere una scelta sbagliata. Farsi una doccia, al contrario, una scelta sana e salutare in grado di ristorare il corpo e la mente. Anche mangiare tra una sessione e l’altra non è sciocco perché fa bene all’umore e butta benzina nel vostro corpo.

Ecco tre metodi per apprendere velocemente dai libri.

La tecnica della pre-lettura

Ha precise regole di funzionamento. Ancor prima di iniziare a studiare, cercate di “fare vostro” il libro di testo (o gli appunti) seguendo questi passaggi:

    • Leggete rapidamente l’indice del capitolo;
    • Sfogliate le pagine del capitolo cercando semplicemente di prendere dimestichezza con la struttura delle sezioni;
    • Leggete i titoli delle sezioni principali e il primo e l’ultimo paragrafo di ogni sezione per un massimo di tre righe.

Una volta espletati i passaggi, cercate di mettere a fuoco i concetti chiave che emergono in modo chiaro da questa prima visione e i capitoli più imporanti per la preparazione. Avrete un approccio di consapevolezza unico. Con un lavoro di massimo 5/10 minuti troverete lo studio successivo molto più scorrevole.

La tecnica Sniper

Prende il nome dai tiratori scelti (detti appunto “sniper”) e dal motto dei videogiocatori incalliti che dice “One shot, one kill. Lo luck, just skill” e cioè “Un colpo, un bersaglio. Nessuna fortuna, solo talento”. Questo per farvi capire che più “stampelle mentali” date al vostro cervello e più il vostro cervello si impigrisce. Lo spiega bene l’effetto Zeigarnik che dice che la mente si dimentica automaticamente di qualcosa a meno che non abbia un motivo davvero importante per ricordarlo. Ora non dovete far altro che concedervi una sola chance di lettura e la memorizzazione sarà più efficace.

La regola della scuola materna

Parte dall’idea che tutto ruoti intorno alla fase della rielaborazione. Senza di essa non potreste fissare i concetti e, di conseguenze, non potreste apprendere nulla. Ecco perché dovete ridurre un concetto alla sua natura intrinseca ed ancorarlo a voi con le similitudini. Quando eravate bambini facevano così con voi ed ora dovete continuare a farlo da soli.

 

Tecniche di lettura veloceLe tecniche di lettura veloce

Ci sono, comunque, tantissimi studi su come acquisre concetti con rapidità. In alcune culture, come in quella giapponese, la qualità dei risultati va di pari passo con i tempi in cui si conseguono. E’ chiaro che tutto questo mix generi stress tanto che non è raro che gli studenti meno brillanti arrivino a compiere gesti estremi come il suicidio e l’eccidio ma è anche vero che dovremmo imparare qualcosa noi italiani che abbiamo laureati a 30 anni e poi ci lamentiamo di non essere competitivi nel mondo.

Proprio partendo da questo obiettivo, vi citiamo ptre tecniche di lettura veloce che potrete fare vostre con un poì di esercizio:

La penna “traguardo”

Funzioniamo in un certo modo tutti quanti e cioè che, se vediamo un traguardo, acceleriamo per raggiungerlo e tagliarlo. E così s’è scoperto che la mente umana legge più velocemente e con gli stessi risultati se ha un punto di arrivo preciso da raggiungere. Usate una penna che mettete a fine capitolo e vedrete da soli che avrete un apporoccio diverso alla pagina. Come in ogni allenamento che si rispetti, poi, aumentate gradualmente la velocità di essa fino a farla correre. Vedrete che molto presto la vostra testa passerà dal trotto allo scatto dietro a lei.

Le frasi “impressioniste”

Il modo in cui ci hanno insegnato a leggere è la ragione principale della nostra lentezza. Prima avete imparato a metter insieme lettere su lettera e poi parola per parola. Noi, per volete della scuola, lavoriamo mettendo tutti i singoli pezzi in fila uno dopo l’altro. Qualcuno, invece, ha provato ad applicare la tecnica di pittura degli impressionisti ad un libro e il risultato è stato positivo. Si tratta di dare all’occhio tutti gli elementi di cui ha bisogno per codificare l’immagine senza, però, perdere tempo negli inutili dettagli: un vestito a righe lo percepiamo tale anche solo col contorno del vestito e delle strisce magari non troppo dritte. E così iniziate a guardare le frasi a parole chiave e vedrete che ne coglierete il senso senza per forza analizzare ogni singola parola.

L’occhio da “atleta”

“Ci vuole un fisico bestiale” cantava Luca Carboni anni fa e, per leggere veloci, ci vuole un occhio quasi bionico. Perché lo dovete vedere come un bicipite da allenare o, meglio, un quadricipite da pompare. In questo caso, però, non ci sarà da sollevare pesi bensì da leggere frasi su frasi (e mai parole su parole) senza mai tornare indietro. All’inizio, non spaventatevi, coglierete appena il 20% del senso del contenuto ma poi migliorerete. Ogni volta che sarete al 100%, però, non dovrete crogiolarvi del vostro talento ma dovrete, anzi, aumentare la velocità dell’occhio. Non c’è un limite e, come nella corsa, l’obiettivo si sposta in avanti ad ogni gara.

Se, in conclusione, cercate comunque uno strumento per allenare la capacità di lettura celere, vi suggeriamo OpenSpritz che è un bookmarklet gratuito che cosente di leggere ad alta velocità qualsiasi testo sul web.

Come funziona un’infografica

La tecnologia può aiutare l’apprendimento. Lo sa bene Unicusano che ha sposato fin da subito questa filosofia dando ai suoi iscritti ogni strumento didattico moderno poissibile, dalle LIM – lavagne interattive multimediali alle video-conference coi docenti passando per gli appunti online ed i libri di testi in eBook. Ora ha senso per voi capire come funzione un’infografica.

Tecnicamente si tratta di “un insieme dei disegni e dei grafici elaborati al computer per rappresentare sinteticamente lo sviluppo di fenomeni complessi e statistiche ad uso specificatamente giornalistico e didattico”. Si basa sullo stesso principio piscologico delle mappe concettuali e cioè che si impara molto anche con l’occhio.

Semplificare i concetti in modo visivo è una partenza intelligente per uno studio veloce. Ci si fissa più facilmente il passaggio così perché, come è ampiamente dimostrato, la memoria visiva agisce nell’uomo in modo più rapido ed incisivo.

Ormai l‘offerta di infografiche in Italia è amplissima per cui, cercando su Google per immagini, sarà molto facile trovare gli argomenti che state affrontando sui libri. Inoltre c’è la possibilità che possiate fare da soli voi un’infografica con software online semplici da usare e condivisbili anche sui social network.

La gestione del tempo libero dallo studio

Concludiamo questa guida sui consigli per apprendere bene e in fretta spiegandovi un paio di cose sulla gestione del tempo libero dallo studio. Abbiamo ripetutamente spiegato che è importante tanto quello trascorso sui libri e che va ponderato. Ma come?

Innanzitutto dovete considerare che la testa deve staccare dai libri ma può farlo in diversi modi. C’è quello del tutto passivo, ideale quando siete “cotti”, e quello attivo, perfetto per break più brevi. Sta a voi leggere il vostro corpo e capire di cosa esso abbia bisogno. Dovete fare un prezioso lavoro di autonalisi, però, perché fare le cose velocemente vuol dire farle senza perdere tempo e girare a vuoto per la stanchezza fa perdere tempo.

Nella lista delle cose da fare quando non si studia noi ci mettiamo questi elementi:

  • andare ai musei;
  • frequentare le palestre;
  • andare al cinema;
  • seguire una serie tv;
  • concedersi una passeggiata;
  • farsi una bella doccia.

Ora che avete messo le mani su questi segreti per studiare in poco tempo, ricordatevi quello che vi abbiamo detto in apertura e cioè che il tema è solo all’inizio. Molte altre utili informazioni, infatti, le potrete cogliere dalla lettura degli articoli che mettiamo con frequenza sul nostro blog universitario di Torino. Attraverso l’apposito form di richiesta di informazioni, poi, avrete modo di domandarci esattamente quello che volete. Senza muri e senza peli sulla lingua.


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