TEMPO LIBERO: ecco i principali stereotipi degli studenti di Giurisprudenza

Una risata vi seppellirà. O almeno farà in modo che possiate andare avanti in questa vita bella ma comunque dura. Essere uno studente di Giurisprudenza non è infatti facile, anche se avete deciso di farvi del bene scegliendo di farlo presso l’università Niccolò Cusano di Torino. La mission dell’ateneo è di mettervi completamente in discesa attraverso una serie di servizi di FAD – formazione a distanza e FIP – formazione in presenza ma non solo. Però stare sui libri e mettersi in un mondo così ampio è sempre dura. Ecco perché vi alleggeriamo queste ore dandovi il vostro identikit. Ecco i principali stereotipi degli studenti di Giurisprudenza e, quindi, di voi. Se avete capito quanto il tempo libero sia importante al pari del tempo di formazione, ricaricatevi le pile tra un esame e l’altro con un uno sfottò che vi farà di certo migliorare l’umore.

La facoltà di Giurisprudenza di Unicusano Torino è una cosa seria. Applica ai vostri studi per molti versi classici una didattica moderna fatta di FAD – formazione a distanza e FIP – formazione in presenza dove i beneficiari sarete solo voi. Il fatto che vi farà bene (e ne farà ancor di più al vostro futuro9, però, non vuol dire che vi si promettono ore facili e senza fatica. Una laurea costa fatica ed è così anche in questo Ateneo. La differenza, però, che ci si abbina anche la gestione intelligente del tempo libero. Oggi lo si fa con una risata. Siete studenti di Giurisprudenza? Sicuri? Vediamo se rientrate in parte o in tutti questi stereotipi. Secondo quanto messo insieme dal web, siete studenti di Giurisprudenza se:

  • Siete puntigliosi
    Se tendete a non mollare le questioni agli altri ma, anzi, amate andare a fondo anche a costo di scannarvi, siete sulla strada giusta. Gli studenti di Giurisprudenza puntualizzano anche sul menu del ristorante e partono da un fondamentale assioma di vita: hanno sempre ragione loro;
  • Siete poco avvezzi alla tecnologia
    Dal ritratto dell’Azzeccagarbugli in poi, le figure di settore sono tutte molto lontane dalla tecnologia. Siete studenti di Giurisprudenza se avete ancora il vecchio e glorioso telefono “che telefona solo” e se avete evidenti complicazioni ad accendere un pc o ad accedere sui social;
  • Siete abbastanza confusi sul futuro
    A parte rari casi di “figli di” che hanno già lo studio legale a nome loro e ragazzi incendiati dal sacro fuoco della materia che spesso diventano magistrati, questa è la facoltà dell’indecisione. Perché, nel dubbio, dà rispettabilità e perché si può fare l’avvocato ma anche il giornalista.

Barzellette sugli avvocati

Il web non risparmia la categoria e raccoglie le tante battute che negli anni sono nate per ironizzare gli aspetti più evidenti della professione. Ecco alcune tra le storielle più divertenti:

  • Cosa fa un avvocato al quale non si apre il paracadute durante un lancio? – Cerca di trovare scappatoie nella legge di gravità!”;
  • “Dall’arringa di un avvocato: “…quindi, signori, tutto questo ci spiega che il morto, prima di morire, è stato ucciso”;
  • “Il giudice rivolto all’imputato: – Lei è accusato di aver gettato sua suocera dal terzo piano. Come si proclama? Colpevole o innocente? – Colpevole. Credo che non stessi ragionando in quel momento… – Direi proprio. Avrebbe potuto colpire qualche passante!!”;
  • “Ho commesso un omicidio e domani alle 6 verro’ giustiziato, dovevo essere ucciso alle 5, ma ho un avvocato in gamba”;
  • “Quanti avvocati ci vogliono per cambiare una lampadina? – Tu quanti te ne puoi permettere?”;
  • “Lo sapete qual’e’ la differenza fra un’avvoltoio e un’avvocato? Be’ uno vive spolpando le carogne…l’altro è un rapace notturno che vive in America…”.

Frasi sugli avvocati

Se dal lato comico si può capire molto di una professione, anche dalle riflessioni dei saggi arrivano nozioni chiave. Ecco passaggi clou in tema:

  • Un avvocato incompetente può far rimandare un processo per mesi o anni. Uno bravo può farlo rimandare in eterno.
    (Evelle Jansen Younger)
  • La verità era sovrana, ma, come ogni avvocato sapeva bene, c’erano diversi modi di esprimerla.
    (John Grisham)
  • Bisogna sempre dire chiaramente o francamente le cose al proprio avvocato, ci penserà lui, poi, a imbrogliarle.
    (Alessandro Manzoni)
  • Se è così duro studiare legge… come si spiega che ci sono così tanti avvocati?
    (Calvin Trillin)
  • Chi ride per ultimo ha il miglior avvocato.
    (Anonimo)
  • – Lei è umano?
    – Non esattamente: sono un avvocato.
    (dal film Balde2)
  • Domattina alle sei sarò giustiziato per un crimine che non ho commesso. Dovevo essere giustiziato alle cinque, ma ho un avvocato in gamba.
    (Woody Allen)

Vi riconoscete in questi stereotipi degli studenti di Giurisprudenza? Altri suggerimenti? Per questo ma anche per tutte le domande più importanti che avete sul vostro percorso di studi, ci sono i post quotidiani sul blog della città oppure potete scriverci attraverso il form di richiesta di informazioni.


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