Cosa sono le brainwaves app: consigli per rilassarsi

E’ vero che ci sono le mode del momento ed è vero che non tutte si dimostrano valide nel tempo. Nessuno, però, ha la sfera di cristallo e non è nostro compito decidere a tavolino quali funzioneranno e quali no. Il nostro scopo, invece, è quello di aiutarvi a capire tutte le possibilità di apprendimento che Unicusano Torino offre. Ecco perché ha senso che capiate anche cosa sono le brainwaves app e, prima ancora delle loro applicazioni su device, le brainwaves (cioè le onde cerebrali) come macro-concetto. Tutto nasce dai risultati delle ultime ricerche nel campo della musicoterapia secondo cui un brano di musica miscelato a frequenze sonore giuste può generare un ascolto in grado di indurre cambiamenti interiori significativi. Si tratta, con estrema sintesi ma massima efficacia di comprensione, di un metodo innovativo e moderno per entrare in risonanza con l’ascoltatore ed attivare così  particolari processi neurologici atti a favorire concentrazione e apprendimento. Una strada complessa ma affascinante che, ovviamente, può e deve essere applicata anche al settore della formazione universitaria. Vediamo, attraverso questa mini-guida, di snocciolarla un po’ e di darvi gli strumenti per poi eventualmente approfondire.

Perché sempre più persone si stanno chiedendo cosa sono le brainwaves app? Perché la concorrenza circa i laureati è altissima ed ogni nuovo mezzo per alzare l’asticella della qualità è ben accetto. Ecco perché questo nuovo metodo di apprendimento, che parte da alcuni assiomi della musicoterapia, si sta facendo ben declinare nel mondo dei device.

Prima di entrare davvero nel tema, però, lasciateci il tempo di ricordarvi che ogni argomento è più vasto di un solo articolo. Impegnatevi seriamente a cercare altro in rete o, meglio, tra le righe degli articoli del nostro blog universitario di Torino. Anche attraverso l’apposito form di richiesta di informazioni potrete fare domande dirette su quello che vi sfugge per non rimanere mai con un dubbio sulla vostra preparazione.

Fatta la premessa, ecco una lista, non esaustiva, di quelle che, secondo il web, sono attualmente le migliori applicazioni in tal senso:

  • Brain Waves – Binaural Beats;
  • Brain Wave Therapy (Binaural);
  • Binaural Beats Therapy;
  • Binaural;
  • Atmosphere: suoni rilassanti;
  • Relax Melodies: Sleep Sounds.

I metodi per rilassarsi in casa

Ora che siamo all’interno di un simile argomento, ha senso affrontarlo a tutto tondo in modo tale che abbiate una visione completa di come gestire il vostro studio. In rete ci sono moltissimi consigli sui metodi per rilassarsi da casa. Come, sempre, noi abbiamo fatto una cernita per voi riportando il risultato qua di seguito.

Ecco la lista di consigli sul relax da casa:

  • Praticate ad ogni fine sessione di studio 5 minuti di respirazione diaframmatica in modo tale che la parte del petto, spesso tesa per il nervosismo e per lo stress, si sciolga insieme alle spalle;
  • Imponetevi due tisane al finocchio a giorno per sgonfiarvi la pancia, che non significa cercare la linea perfetta ma togliere l’aria nervosa dallo stomaco che si forma durante i periodi difficili;
  • Compite esercizi di stretching appena svegli e poco prima di dormire sul collo (e quindi le spalle), sulle cosce e sui polpacci facendovi guidare dai tanti tutorial che in rete ci sono a riguardo.

La ginnastica domestica

Strettamente connessa ai metodi per rilassarsi in casa è la ginnastica domestica. La palestra ha un costo che da studente potreste non poter sostenere e poi significa dover uscire di casa e quindi interrompere per troppo tempo il flusso di apprendimento. Allenare il corpo in camera, invece, vuol dire concedersi solo quello che realmente serve.

Girovagando tra forum e blog di settore, ecco quali sono gli esercizi da fare durante le pause dello studio:

  • addominali con le gambe bloccate al letto che potete fare frontalmente e lateralmente per agire sulle “maniglie dell’amore” e sulla pancia, zone in cui si accumula il grasso soprattutto negli uomini;
  • step jumping usando come “scalino” una valigia rigida con un movimento che toccherà cosce e glutei, zone che più interessano le donne;
  • burp, che agiscono, in quanto salti atletici sul posto, sul fiato ampliando i polmoni e rafforzando le spalle.

L’importanza della gestione del tempo libero

Si capisce, analizzando questi due punti, che esiste una grande importanza della gestione del tempo libero quando siete studenti. La mente va allenata e le pause sono utili per ricaricare le energie e prepararvi a nuove dure sessioni di apprendimento. Il nostro Ateneo lo sa bene ed è convinto che sia un discorso valido.

Ecco perché si prodiga in consigli ai ragazzi su cosa fare in pausa studio anche in tal senso indicando musei, cinema e teatri da andare a vedere in città perché sono ottime situazioni in cui al relax si sposa sempre una dignitosa azione cerebrale ed un processo di acculturamento mai banale.

Una novità del tempo libero dello studente sono le serie tv. Sono fatte sempre meglio e con grandi attori nei cast e possono essere viste a qualsiasi ora del giorno e della notte dando ad ognuno di voi modo di organizzarsi al meglio lo stop.

Le migliori mete turistiche per studenti

Se poi avete appreso bene ed avete performato alla grande agli esami, la pausa va presa più consistente. Il viaggio è la soluzione ideale in questo senso perché arricchisce l’anima e diverte a tutte le età.

Considerando quanto sono lunghi gli interludi tra una sessione di studi e l’altra e la poca disponibilità dei ragazzi, ecco dove andare in vacanza da studente:

  • Salento, perché è una zona d’Italia bellissima e piena di giovani dove si può dormire ad ogni prezzo e il cibo costa ancora poco;
  • Grecia, un must dagli anni settanta che ha mantenuto salda la sua tradizione di posto bellissimo ma decisamente a buon mercato;
  • Croazia, un nuovo evergreen con mari splendidi e prezzi contenuti;
  • Albania, è la new-entry grazie a locslità che non hanno nulla da invidiare alle nostre ed una vicinanza del territorio che lo rende molto appetibile.

Ora che è giunta al termine questa mini-guida su cosa cono le brainwaves app, seguite il consiglio dell’apertura articolo ed andate a scavare nelle vostre curiosità.


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