Che cos’è la sicurezza alimentare: definizione e normative

Hai mai sentito parlare di sicurezza alimentare? Sai che esiste una legislazione alimentareprevista dal Ministero della Salute? 

Il tema in questione è estremamente importante e attuale. Soprattutto perché i consumatori, al giorno d’oggi, manifestano un crescente bisogno di sicurezza alimentare. Sentimento alimentato dalle maggiori possibilità d’informazione sul tema in questione.

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera e propria crisi di fiducia, determinata da una serie di eventi negativi, particolarmente risonanti. Come il manifestarsi del “morbo della mucca pazza”. Una malattia pericolosa perché facilmente trasmissibile e dovuta all’impiego, nell’alimentazione dei bovini, di mangimi ricavati da animali precedentemente colpiti dal morbo.

Per risolvere la questione nel più breve tempo possibile, la politica dell’Unione Europea, e dei rispettivi Paesi membri, si è dovuta concentrare sul tema della salubrità e della qualità degli alimenti. Dunque, la sicurezza alimentare è divenuto l’obiettivo primario di molti governi. 

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Tutto quello che devi sapere sulla sicurezza degli alimenti

In questa breve guida, vogliamo offrirti un’immagine completa dell’argomento. Nonché renderti partecipe dell’importanza di una legislazione alimentare che sappia dettare delle regole in grado di tutelare concretamente l’essere umano. 

Cosa si intende per sicurezza ed igiene alimentare? 

La sicurezza alimentare è:

“la garanzia che un alimento non causerà danno dopo che è stato preparato e/o consumato secondo l’uso a cui esso è destinato”. 

Questa è la definizione offertaci dalla raccolta di norme adottate dalla Commissione del Codex Alimentarius. Un organismo fondato nel 1963 dalla FAO e dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).

Quindi, quando parliamo di sicurezza alimentare, facciamo riferimento alla qualità igienico – sanitaria degli alimenti. Quando questo requisito viene meno è probabile che possano esserci dei rischi per la salute del consumatore.

A tal proposito ti consigliamo il Master di I livello in Diritto della Sicurezza Alimentare dell’Università Telematica degli Studi Niccolò Cusano. Esso si pone l’obiettivo di fornire ai partecipanti le conoscenze necessarie per operare in un settore particolarmente complesso e delicato, come quello alimentare. I profili di diritto civile, penale, amministrativo e comunitario si intrecciano con aspetti di organizzazione e gestione aziendale da un lato, e politiche di gestione nazionali, comunitarie e internazionali dall’altro.                    

La sicurezza alimentare pone le fondamenta sull’igiene degli alimenti che, come definito sempre dal Codex Alimentarius, è: 

“l’insieme di tutte le condizioni e delle misure necessarie a garantire la sicurezza e l’idoneità degli alimenti in ogni fase della catena alimentare”. 

Misure igieniche per la sicurezza degli alimenti

La Sanità Pubblica ha stabilito che, per poter conseguire un’elevata garanzia di sicurezza alimentare, si possano individuare tre livelli di misure igieniche da adottare nel processo produttivo, di trasformazione e di conservazione degli alimenti. 

  1. Per prima cosa bisogna applicare i principi generali d’igiene, espressi nel Regolamento CE n.178/2002 e nel Regolamento (CE) 852/2004 su sicurezza alimentare e pacchetto igiene dei prodotti alimentari;
  2. Poi, si adottano i requisiti igienici specifici per il tipo di alimento e di produzione, descritti nei Codici di Buone Pratiche di Produzione e di Igiene, nonché nella sicurezza alimentare normativa vigente;
  3. Infine, si applica il sistema di HACCP, innovazione fondamentale introdotta in Italia con il D.Lgs 155/97, in recepimento delle Direttive 93/43/CEE e 96/3/CE, col fine di avere una maggiore garanzia che l’alimento prodotto, trasformato o manipolato sia sicuro.

Il sistema di sicurezza alimentare H.A.C.C.P., acronimo di “Hazard Analysis Critical Control Point”, consiste nell’identificazione di potenziali problemi inerenti la sicurezza degli alimenti e nella definizione di come possano essere prevenuti.

Dunque, l’obiettivo dell’applicazione del sistema in questione è aumentare la garanzia della sicurezza degli alimenti al fine di prevenire infezioni, evitare prodotti non sicuri e proteggere l’immagine del produttore. Questo avviene attraverso: 

  • Analisi del pericolo;
  • Identificazione dei punti di controllo critici;
  • Definizione di limiti critici;
  • Applicazione di procedure di sorveglianza;
  • Definizione di azioni correttive;
  • Procedure per la registrazione dei dati;
  • Procedure atte a verificare il funzionamento.

Corso professionale su sicurezza alimenti e HACCP

Se sei interessato e vuoi approfondire il tema della sicurezza alimentare e, in particolare, del metodo H.A.C.C.P. e le produzioni alimentari, potresti seguire il Corso di perfezionamento e aggiornamento promosso dall’Università degli Studi Niccolò Cusano. Corso finalizzato a creare figure professionali che possano esercitare il proprio ruolo di Consulente HACCP in merito alla gestione delle produzioni alimentari, in piccole e grandi aziende del settore.

In Italia, l’igiene degli alimenti è competenza delle unità sanitarie locali, nello specifico dei servizi e della nutrizione Sian. Sebbene gli Stati europei rispettino i principi igienici in questione, possono verificarsi delle emergenze su cui è necessario intervenire il prima possibile. Per questo motivo, la Commissione Europea, in accordo con gli Stati membri dell’Unione, ha introdotto un sistema immediato di allerta, così da notificare in tempo reale i rischi per la salute pubblica derivanti da alimenti o mangimi per animali.

Tale sistema, si basa su un meccanismo di comunicazione estremamente rapido e permette di intervenire in modo preciso e tempestivo, così che si possano compiere azioni mirate, come il ritiro di alimenti o lotti di prodotti sospetti.


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