Che cos’è la metodologia Montessori e come funziona

Stai cercando informazioni sulla metodologia Montessori? Allora sei nel posto giusto. In questo articolo ti spiegheremo quali sono i fondamenti di uno dei metodi educativi più rivoluzionari di sempre.

La metodologia Montessori è un approccio educativo pensato e sviluppato a partire dal 1897 da Maria Montessori, educatrice, pedagogista, filosofa, medico, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana, tra le prime donne laureate in medicina nel nostro Paese. La pedagogia montessoriana si basa sul rispetto per il naturale sviluppo fisico, psicologico e sociale del bambino e pone l’accento sull’importanza della libertà di scelta del bambino nel proprio percorso educativo.

Il rispetto della personalità del bimbo e della sua originalità, secondo la Montessori, può migliorare la società umana e condurre alla pace e alla tolleranza tutti gli esseri umani

Se sei curioso di saperne di più, nelle prossime righe ti spiegheremo in cosa consiste e come funziona la metodologia montessoriana.

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Metodo Montessori: come funziona

Vuoi sapere quali sono i principi della metodologia sviluppata da Maria Montessori? Allora non perdiamo tempo e analizziamo da vicino la storia e gli aspetti peculiari di uno dei metodi educativi più celebri e diffusi nelle scuole materne, primarie e secondarie di tutto il mondo.

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La storia del metodo

La prima “Casa del bambino” (questo il nome dato alle scuole montessoriane) viene fondata da Maria Montessori a Roma nel 1907. Qui, in un ambiente a misura di bambino, Montessori mette a punto il suo metodo.

Nel 1909 pubblica un testo che rimarrà alla base della pedagogia moderna:

“Il metodo della pedagogia scientifica applicato all’educazione infantile nelle Case dei Bambini”.

La metodologia Montessori pone al centro il rispetto per la spontaneità del bambino ed è il primo ad offrire un’alternativa all’educazione autoritaria del passato, basata su pregiudizi nei confronti dello sviluppo della mente infantile, che non teneva conto della personalità e delle potenzialità dei più piccoli. Ponendo l’accento sull’importanza di un ruolo creativo e non invasivo da parte degli educatori, Montessori propone un’idea di bambino innovativa.

Oggi si contano oltre 60.000 le scuole che applicano questo metodo in tutto il mondo, accompagnando i bambini dalla nascita fino alla maturità.

I principi fondamentali della metodologia montessoriana

Fin da piccolissimo, sostiene la metodologia Montessori, il bambino dimostra di essere una persona con interessi specifici e attitudini diverse: “Il piccolo rivela sé stesso solo quando è lasciato libero di esprimersi, non quando viene coartato da qualche schema educativo o da una disciplina puramente esteriore”. Da qui i concetti chiave dell’approccio montessoriano, che sono:

  • libertà di scelta del percorso educativo;
  • indipendenza;
  • rispetto per il naturale sviluppo psicofisico.

I principi fondamentali della pedagogia scientifica di Maria Montessori possono essere quindi riassunti in questo elenco:

  • Educare il bambino all’indipendenza, allo sviluppo spontaneo dei propri interessi e all’autodisciplina;
  • Riconoscere al bambino una personalità competente e attiva;
  • Non giudicare le capacità del bambino in base all’età e non impedirgli di fare qualcosa perché troppo piccolo;
  • Essere attenti e discreti nei confronti del bambino, riducendo al minimo il proprio intervento;
  • Mai forzare un bambino a fare qualcosa;
  • Educare il bambino al contatto con la natura e alla cura degli esseri viventi;
  • Indurre il bambino a sviluppare i propri pregi e talenti, senza mai parlarne male;
  • Creare un ambiente scolastico a misura di bambino.

Gli elementi cardine del metodo Montessori

Eccoci quindi giunti all’analisi di quelli che sono gli elementi fondamentali della metodologia Montessori:

  • l’ambiente educativo;
  • Il materiale del gioco;
  • Il ruolo dell’adulto.

È fondamentale che il bambino cresca in un ambiente stimolante, che gli permetta di svilupparsi liberamente e all’interno del quale non manchino attività e occasioni di gioco spontanee, guidate il meno possibile dagli adulti. Per questo lo spazio, sia quello scolastico che quello della casa, deve essere organizzato e arredato in maniera funzionale e curata, accogliente e invitante, e deve essere al tempo stesso rassicurante e armonioso, in modo da spingere il bambino a fare da sé, a strutturare le attività che più lo coinvolgono secondo un tempo personale.

Altrettanta cura va posta nella scelta delle attività e del materiale da proporre. Ogni oggetto può essere promotore di crescita se il bambino viene lasciato libero di gestire le proprie attività di gioco. In questo contesto l’adulto ha il ruolo fondamentale di “aiutarlo a fare da sé”, ossia di supportare la sua creatività, evitando di suggerire o di dare direttive.

Un bambino posto in un ambiente idoneo, a contatto con i materiali giusti e sotto la guida di un insegnante attento e discreto, potrà sperimentare e affinare le sue immense potenzialità.

Tenendo a mente i principi e gli elementi basilari di quest’approccio educativo, sarà molto semplice applicare il metodo Montessori a casa, organizzando spazi a dimensione di bambino, prediligendo materiali stimolanti e mettendo i piccoli nella condizione di esplorare in autonomia, lasciandoli provare a fare e ad autocorreggersi, coinvolgendoli nelle attività domestiche, dando loro tempo e fiducia, senza giudicarli.

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